NIKA TURBINA
testo di
PattiS
7/03/2013
etichetta:
la stanza di PattiS - poesia
Pesciolino
d’oro
Hanno
ingannato il pesciolino d’oro:
tutti
i suoi regali resi.
Persino
le parole
da
lui dette sull’amore
abbiamo
dato indietro:
un
amaro inizio…
Poi
perché di nuovo
dall’orlo
di un dirupo
supplicanti
con lo sguardo
ci
aspettiamo una parola?
Italia
– Yalta 1985
[I
venti freddi portano stanchezza]
Son
fiaccati i venti freddi.
Hanno
messo Cristo in una croce nel cortile.
Van
qua e là come cinghiali, i bambini
sopra
un’erba secca che non è la loro terra.
Scopa
uno spazzino i marciapiedi.
Non
c’è più luce nella lampada da notte.
Il
sangue perso alla memoria, a gocce,
non
ha più da tempo alcun colore.
[Mi
hanno tormentata le parole nuove]
Mi
hanno tormentata le parole nuove.
Ora
qui tralascio qualche lettera,
ora
lì un accento manca.
Mi
sono vantata a lungo
di
quella che ho scordato.
Così
facile da dire.
Mi
regala il suo valore il tempo
–
che è l’Amore –
nel
presentimento della quiete.
[Qualcosa
fa una crepa in questa pace finta]
Scricchiola
qualcosa in questo mondo finto.
La
vita scola rapida nei tubi.
…
Come
un rivoletto d’acqua, esagerando,
cade
dal balcone
vanta d’aver fatto lui
da
testimone
alla storia della
«Creazione»…
Uno,
di passaggio, dà una mano:
giunto
a caso ha letto versi
dedicati
a me,
pensieri
arditi chiusi nelle rime,
sfiorando
appena le parole,
dunque? ha ragionato
audace,
con
intelligenza sulla vita
nel subbuglio di
profondi inchini familiari.
Ha
tracciato a un vetro di finestra
il
mio destino,
un guazzo di colori,
che
si lava via con lacrime di sale.
Ho
rimescolato anch’io
la
vita lungo i tubi,
affrettandomi in un
rivoletto d’acqua.
Dal blog: Imperfetta Ellisse
“Sono pesi queste mie parole” di Nika Turbina
a cura Federico Federici
Dopo aver visto il filmato e letto le poesie, non ci sarebbe bisogno di
aggiungere altro affinché la biografia personale di questa precocissima e straordinaria
autrice non adombri l’inadombrabile.
Lascio comunque qualche nota essenziale che potete anche trovare anche in
Wikipedia (solo in inglese):
Nika Giorgievna Turbina nasce il 17 dicembre 1974 a Yalta.
Inizia a scrivere poesie precocissima, all’età di 3 anni. A 8 anni viene
scoperta dallo scrittore Giulian Semyonov. Pubblica il suo primo libro
“Quaderni di appunti” (ed. italiana) nel 1984 con prefazione di Yevgeny
Yevtushenko. Aveva 10 anni.
Le sue poesie sono state tradotte e pubblicate in 12 paesi.
Studia cinematografia a Mosca, si sposa.
Morirà l’11 maggio 2002 all’età di 27 anni, cadendo da una finestra. Avendo
già un tentato un suicidio alle spalle, questa fine rimarrà per sempre avvolta
nel mistero.
Disse: “Tutto quello che dovevo, l’ho detto da bambina, nelle mie poesie.
Non c’era bisogno che divenissi donna”.
Grazie Patti,
RispondiEliminaun vero fenomeno. Non la conoscevo.
Purtroppo anche lei risucchiata dal vortice delle poetesse suicide.
Ho letto la biografia, il suo percorso poetico da piccolo genio e alcune sue poesie: davvero incredibile pensare che siano state scritte da una bambina.
Baci
In realtà ieri sera c'era solo il video. Solo ora mi sono accorta che hai inserito anche tu biografia e alcune poesie.
RispondiEliminaBene perché, tranne due, sono fra quelle che non avevo letto.
E non è stata la sola bambina. Sono di una profondità sconcertante. C'è in lei la tristezza del mondo, sono macigni le sue parole.
RispondiEliminaGrazie PattiS
Credo che anche abbia notevole merito anche la traduzione di Federico Federici, oppure in originale, questa poetessa ha una potenza inaudita. Purtroppo, la poesia dovrebbe sempre essere letta nella lingua originale (ma anche i romanzi)
RispondiEliminaCerto che fanno sempre una brutta fine 'sti poveri poeti. Se non ricordo male, anche su queste pagine ne abbiamo messi in fila parecchi che hanno avuto una vita tribolata. L'ho sempre detto... io sono di natura troppo godereccia per essere un poeta. E infatti... faccio il contadino.
RispondiEliminaSi nasce non si diventa poeti dell'anima .Forse poeti per voglia di provare... forse ahahah
EliminaSi nasce contadino, non si diventa ahahah... buona questa!
L'ipersensibilità è una disgrazia.
E il contadino non lo può sapere...e piccona!
E' un mio pensiero, ovviamente escludo da ogni possibile paragone i presenti.
andate anche al sito delle Edizioni Via Del Vento, mi pare molto interessante. Ordinerò di sicuro questo e altri libri (libretti)
RispondiEliminaQuesto video mi ha fortemente impressionata. Dimostra la sua precoce maturità in quello che dice e per come lo dice. Così presa, così convinta mentre recita e, poi, si chiude mostrando tutte le sue insicurezze infantili: la piccola Nika si butta fra le braccia della donna vicino a lei, la madre, credo, che le teneva la mano mentre recitava, ad infonderle sicurezza.
RispondiEliminaTrovo bellissimo questo video. Grazie Patty per averlo segnalato.
“Vi ho teso l’inganno,/che solo un momento/ potesse racchiudere l’eternità,/che migrando gli uccelli/finisse il caldo./Da tempo li ho dimenticati/gli incanti della notte,/la gioia così vicina/che, solo a sfiorarla,/ la vostra mano solleverebbe la Terra./Vi ho forse ingannati?/No./A voi piuttosto ho dato il segreto/di ciò che io sola conosco”. A parlare è la solitudine di un destino segnato che non rinuncia alla libertà di provocare, dice Federico Federici parlando di Nika Turbina.
http://ellisse.altervista.org/index.php?/archives/312-Nika-Turbina-Quattro-inediti,-con-una-nota-di-F.Federici.html
Quando ci si trova davanti a personaggi che in fondo hanno segnato e se vogliamo ci segnano ancora la vita. Fa bene PattiS a cercare questi personaggi, riescono ad elevare anche i nostri pensieri.
RispondiEliminaSento che serve di più a noi la lettura di poesie di un grande che non esporre le nostre piccole cose, umilmente mi piego di fronte a chi lo merita.
Grazie PattiS
Molto colpita da questa poetessa. Anche lei come molte altre non ha retto al peso del vivere, credo capiti agli spiriti troppo elevati.
RispondiEliminaGrazie per avermela fatta conoscere
Lungo l'elenco delle poetesse suicide, un mal di vivere che punta direttamente alla morte.
RispondiEliminaQui verso corto, verso lungo, prosa poetica, e su tutto l'interpetazione da lingua a lingua.
Come si fa a tradurre un testo poetico senza tradire l'Autore?
Mi limito a leggere, con tutte le mie riserve.
Intanto chissà cosa scriveva a tre anni ( così la biografia ), quando io a novanta mi sento ancora un analfabeta letterario.
Ah, i miti!
Sid