Quattro amici di Atlanta (Georgia) decidono di passare un
weekend discendendo in canoa il fiume Chattooga che attraversa la valle della
Cahula, prima che il paesaggio sia sconvolto dalla costruzione di una diga. La
gita si trasforma in un incubo di violenza e di morte. Tratto da un romanzo di
James Dickey che l'ha sceneggiato e che compare nel film nella piccola parte di
uno sceriffo, il film svolge i temi del confronto tra natura e civiltà, tra
mondo urbano e mondo rurale e della necessità della violenza individuale a
contatto con la natura selvaggia. Quello dei quattro cittadini è un viaggio
negli inferi dell'inconscio, del pre-storico, del mito in un contesto di dolore
e di morte.
Le scene più famose
sono quelle già citate del duetto chitarra-banjo fra Drew e il ragazzino
“Un tranquillo weekend di paura” è un film girato in modo
eccelso da parte del regista John Boorman, con un parametro incontestabile a
sostenerlo, ossia l'immutato vigore con cui riesce a catturare a distanza di
quarant'anni dalla sua produzione; sceneggiato dallo scrittore del libro da cui
è tratto, ovvero da John Dickey, che ha trovato spazio per un cameo nel film
nonché sul set per fare a cazzotti con Boorman, si presenta come un incrocio
fra l'avventura, il western e il thriller […] Le scene più famose sono quelle
già citate del duetto chitarra-banjo fra Drew e il ragazzino e il raggelante
stupro del povero Bobby, ma ogni secondo di “Deliverance” (il titolo originale,
letteralmente da tradurre come “liberazione”) ha il respiro epico della grande
opera, dalle maestose scene avviluppate nelle rapide impetuose del Cahulawassee
fino all'irrisolto e splendido finale. **** e ½