La palude
degli scrittori
Che cosa ci lascia la produzione editoriale degli ultimi
vent’anni?
Sguardo su autori o «tribù» che si sono formate, forse in modo inconsapevole
"Non ci sono più scrittori considerati all'unanimità 'grandi'..."
FRANCO CORDELLI
Sguardo su autori o «tribù» che si sono formate, forse in modo inconsapevole
"Non ci sono più scrittori considerati all'unanimità 'grandi'..."
FRANCO CORDELLI
POLEMICHE LETTERARIE/ Continua a far discutere, in rete e
non solo, la mappa proposta dal critico Franco
Cordelli, che parla di "palude
degli scrittori" riferendosi alle nuove generazioni. Su Affaritaliani.it interviene Andrea
Cortellessa, curatore della “ricca quanto tendenziosa antologia La terra della
prosa (L’Orma editore), dedicata agli scrittori che hanno esordito dopo il
1999”.
“Quella della palude è un’immagine mal scelta. Per definizione, è impossibile cartografare una palude. Si tratta di un ossimoro. Se Cordelli ha potuto fare una mappa, è proprio perché questa palude a cui fa riferimento non esiste, anche se gli elementi di oscurità non mancano…”
“Quella della palude è un’immagine mal scelta. Per definizione, è impossibile cartografare una palude. Si tratta di un ossimoro. Se Cordelli ha potuto fare una mappa, è proprio perché questa palude a cui fa riferimento non esiste, anche se gli elementi di oscurità non mancano…”
Luigi Mascheroni
su Il Giornale.it
Come è noto, non esiste tribù più suscettibile degli
scrittori. E non c'è nulla di meglio, per aizzare la suscettibilità degli
scrittori, che mappare la situazione letteraria contemporanea con il perfido
giochino del «chi c'è, chi non c'è». Chi c'è, si offende perché lo hanno messo
dove o con chi non vorrebbe essere; e chi non c'è, si offende perché non c'è,
anche se poi va in giro a dire che in una mappa del genere è meglio non
esserci.
Se interessa la querelle ecco un ‘altro indirizzo (Leggi anche qui)
Lettere d’amore scritte al computer
Laura Caponetti su finzioni

Mi è venuto in mente tutto ciò dopo aver letto un articolo
di Maddie Crum per l'Huffingtonpost, in cui si parla di lettere d'amore e del
fascino che queste da sempre esercitano.
Libroterapia
Un buon romanzo può
rivelarsi utile quanto un farmaco per tenere a bada patologie come il mal di
testa, la depressione, la mancanza di autostima e perfino l’impotenza.
Esiste un rimedio efficace e privo di controindicazioni per
curare i vari disturbi che affliggono l’uomo contemporaneo? Ella Berthoud e
Susan Elderkin, autrici di Curarsi con ilibri. Rimedi letterari per ogni
malanno (Sellerio)
L’idea che sta alla base di questo saggio non è certo
rivoluzionaria: nel Regno Unito è ormai prassi comune prescrivere la lettura
come arma per combattere la depressione. Ma le due autrici si sono spinte
decisamente oltre, realizzando un’autentica enciclopedia della libroterapia,
con tanto di ricette mirate per il trattamento di ogni malattia. L’opera è
strutturata per elenchi che seguono l’ordine alfabetico delle patologie:
ciascuna voce presenta con una buona dose d’ironia il rimedio letterario più
adatto per contrastarle.
I titoli citati sono moltissimi, e spaziano dai grandi
classici della letteratura europea ai più noti successi della narrativa
americana. Qualche esempio: chi soffre di mal d’amore potrà trarre giovamento
dalla lettura dei Dolori del giovane Werther; Il vecchio e il mare farebbe
miracoli contro l’emicrania, mentre per alleviare il mal di denti si consiglia
l’assunzione in dosi moderate di Anna Karenina. Se Il Gattopardo è raccomandato
soprattutto a chi soffre di inappetenza, Il giovane Holden si conferma come un
alleato insostituibile durante il tormentato periodo dell’adolescenza.
L’edizione italiana è a cura dello scrittore Fabio Stassi,
il quale ha integrato questo ricco elenco con alcuni titoli che risulteranno
sicuramente più familiari al pubblico nostrano: tra questi Marcovaldo, un vero
toccasana contro i reumatismi, e il Piacere di Gabriele d’Annunzio, ritenuto il
compagno ideale per affrontare le interminabili giornate di convalescenza.
In ogni caso vi posso assicurare che la cura non sempre funziona, alcuni soggetti hanno reazioni strane e manifestano allergie fastidiose nei confronti di taluni capolavori della letteratura. I dolori del giovane Wertehr, ad esempio, mi procurò un tremendo mal di pancia sin dalle prime pagine. Dopo La montagna incantata, fui costretto a lunga inattività per latte alle ginocchia e con il Pendolo di Foucault la barba arrivò in una sola notte alle caviglie.
Self-publishing
Nasce FootWings, una
piattaforma web che mette in contatto scrittori in erba e professionisti del
settore
E’ nato da pochi mesi FootWings , il grande marketplace dei
mestieri del mondo dell’editoria, che punta a diventare un luogo d’incontro tra
chi produce contenuti e coloro che offrono servizi professionali per renderli
più attraenti e fruibili. “Self-publishing non significa solo pubblicare un
testo per vedere il proprio nome in copertina, ma potrebbe davvero essere il
motore in grado di far ripartire tutto il settore”. Ne è convinto Antonio
Tombolino, fondatore di Simplicissimus Book Farm e di Narcissus.me, la
piattaforma che permette a chiunque di diventare “editore di se stesso”. “In
Italia, solo il 10 per cento degli autori stanno sperimentando una sorta di
‘artigianato editoriale’, o meglio sono disponibili a investire anche sulla
formazione per produrre il proprio e-book interamente da soli. Sempre più
spesso, invece, chi vuole concentrarsi solo sulla scrittura e non ha alle
spalle una grande casa editrice, ricerca un aiuto al di fuori di esse”.
Sebbene stia
diminuendo la diffidenza tra carta stampata e mondo digitale, l’idea che il
self-publishing sia un fenomeno contrapposto all’editoria non è ancora stata
scardinata.
Intervista con Gian Arturo Ferrari
"Il libro si
trova a una svolta o meglio a un bivio.” Sostiene Gian Arturo Ferrari, ex guru della Mondadori, in una recente
intervista rilasciata al Salone del libro di Torino, “E una delle due strade conduce al declino.
Non alla scomparsa o all'estinzione, niente di così drammatico, ma al declino
probabilmente sì...".
A proposito di e-book, più che di rivoluzione in atto, lei
preferisce parlare di "viaggio verso l'ignoto"... Dove ci condurrà
questo percorso?
"Ovviamente non
abbiamo certezze, altrimenti non si tratterebbe di un viaggio verso l'ignoto.
Quello che si può dire è che il libro, non in quanto oggetto fisico ma in
quanto forma culturale, sopravvivrà. Il problema è capire che ruolo avrà. Il
libro è stata la forma massima della concretizzazione dell'esperienza
intellettuale umana. Tutto ciò che gli uomini hanno creato, inventato, pensato,
è stato messo nei libri, tramiti insostituibili nella storia culturale
dell'umanità. Ma sarà così anche nei prossimi anni?”.
Alla domanda di Luigi Mascheroni, apparsa sul Giornale: L'e-book.
In Italia la quota di mercato è sotto il 3%. Meno dello share di «Masterpiece».
L'e-book da noi non esiste.
«Anzi. È un dato di
fatto. I libri si dividono in due categorie: nella prima stanno narrativa,
saggistica e varia; nella seconda la scolastica, la formazione professionale,
l'apprendimento. Bene: la seconda categoria, peraltro quella che genera
profitti, è già tutta elettronica. Lì è il libro di carta che non esiste più.
Il digitale ha già vinto».
E nella prima categoria?
«Beh, lì le cose
vanno diversamente, ma è inevitabile che si diffonderà anche lì. Fosse solo per
la semplicissima ragione che costa meno. E nella storia della civiltà tutti i
grandi cambiamenti nella natura del libro sono stati determinati da una
diminuzione del prezzo. L'invenzione della stampa si è affermata perché offriva
libri a prezzi più bassi: quando il libro era fatto di pergamena, un volume
valeva come un gregge di pecore. E in Italia, l'ultimo significativo salto in
avanti negli indici di lettura avviene quando nascono gli economici».
Gian Arturo Ferrari

***
LA «LECTIO MAGISTRALIS» di SUSANNA TAMARO al SALONE DI
TORINO:
UN ALLARME PER I GIOVANI
Davvero il nostro tempo è stato
migliore?
Davvero, mi chiedevo, il tempo della mia adolescenza e della mia giovinezza era così splendido? Davvero noi eravamo così eccezionali e brillanti? Certo, probabilmente leggevamo più libri, vedevamo più film impegnati…
Invecchiando, la fisiologia umana spinge le persone ad avere nostalgia dei tempi della propria giovinezza, e a riconoscere, in quelli che si sta vivendo, evidenti segni di degrado morale, di ottundimento della ragione. È naturale che sia così: la società umana non è un monolite, ma una realtà in continua evoluzione, come, d’altronde, lo è la nostra natura che, con il trascorrere degli anni, tende a irrigidirsi, non solo nelle articolazioni, ma anche nei pensieri e nei sentimenti. Personalmente, ne ho preso coscienza intorno ai cinquant’anni, nel corso delle mie scarsissime occasioni di vita mondana. Non c’era incontro a cui partecipassi, infatti, in cui non si levasse il coro delle lamentele riguardo alle giovani generazioni: Noi alla loro età... ma loro invece... ti rendi conto che?... e via dicendo, in un turbine di supposte carenze e demenzialità, accompagnate da sospiri di delusa amarezza.
È sempre un ottimo
argomento di conversazione, anche se quasi sempre si finisce sempre per fare un
elenco di luoghi comuni, nella convinzione errata di dire qualcosa di
fondamentale. E la Susanna Tamaro non fa eccezione a mio pare,ma se a qualcuno
interessa conoscere a fondo il suo parere, se lo vada a leggere (qui)
eReader in Biblioteca
Dopo gli eBook in
libreria, adesso gli eReader in Biblioteca.
eReader caricati di 50 titoli, in prestito per 30 giorni alla Biblioteca Comunale di Arezzo.
eReader caricati di 50 titoli, in prestito per 30 giorni alla Biblioteca Comunale di Arezzo.
Alla Biblioteca di Arezzo non più solo libri, riviste, dvd e
cd: da adesso sarà possibile prendere in prestito anche gli eReader : 12
nuovissimi Kobo touch da 6 pollici, acquistati grazie ad un finanziamento
regionale, sono già disponibili per tutti gli utenti.
Ogni lettore digitale potrà essere preso in prestito dagli iscritti al servizio con più di 18 anni e tenuto per 30 giorni, eventualmente rinnovabili. Al momento contengono 50 titoli pre-caricati (con l'intenzione di ampliare progressivamente l'offerta) tra cui autori classici come Miguel de Cervantes, Oscar Wilde e Jane Austen, o contemporanei come Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli o Michela Murgia. Proprio come per i libri, se non ci fosse nessun lettore disponibile è possibile prenotarlo. Il prestito è naturalmente gratuito, salvo un deposito cauzionale di 10 euro che verranno restituiti al momento della restituzione.
Ogni lettore digitale potrà essere preso in prestito dagli iscritti al servizio con più di 18 anni e tenuto per 30 giorni, eventualmente rinnovabili. Al momento contengono 50 titoli pre-caricati (con l'intenzione di ampliare progressivamente l'offerta) tra cui autori classici come Miguel de Cervantes, Oscar Wilde e Jane Austen, o contemporanei come Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli o Michela Murgia. Proprio come per i libri, se non ci fosse nessun lettore disponibile è possibile prenotarlo. Il prestito è naturalmente gratuito, salvo un deposito cauzionale di 10 euro che verranno restituiti al momento della restituzione.
Entrare in Biblioteca e uscirne con 50 volumi in tasca è una bella sensazione. Il
Kobo pesa infatti 180grammi ed è meno ingombrante di un pacchetto di sigarette e di sicuro non è nocivo neppure alle tasche, visto che è in prestito gratuito.
Altra prova che cartaceo e digitale possono andare a braccetto.
Altra prova che cartaceo e digitale possono andare a braccetto.
PRIMAVERA DI POESIE
Sono in arrivo i primi due video della raccolta di poesie che ha visto su queste pagine una buona partecipazione. Sono dei filmati amatoriali senza pretese e da non giudicare con occhio severo. Questi due esempi sono già presenti sulla mia playlist e sono visibili su Youtube, basta digitare il titolo della poesia e il nome dell'autore.
Buona visione.
Arrivano i FLIPBACK”, i libri in verticale
La novità della Mondadori, si chiama “Flipback” e arriverà
nelle librerie a partire dal prossimo 8 Maggio.
Non si tratta di una novità digitale, o di qualche altra
diavoleria elettronica, i "Flipback" sono libri cartacei in un nuovo
formato, ( 12cmX 8cmm) che si leggono in verticale e si sfogliano con una sola
mano, dal basso verso l’alto, "eccezionali
sotto il profilo industriale, realizzati con una cura e una qualità quasi
desuete nell'attuale panorama produttivo". E' così che la Mondadori ha
presentato ai librai il progetto, dimostrando di credere ancora nel cartaceo....
Un libro in verticale, se si escludono quelli per l’infanzia
e qualche altro raro caso, non s’era mai visto!
Allora perché investire ancora nel cartaceo, mentre si parla
tanto di e-book e ci si interroga sul futuro dell'editoria libraria? La
risposta di Segrate è la seguente: "prendere
in mano un 'Flipback', osservare come le pagine si distendono all’apertura,
sfiorare la consistenza della carta e apprezzare la robustezza della rilegatura..."
La certezza che si trattasse solo un’operazione di mercato editoriale,
e che niente di veramente nuovo ci fosse all’orizzonte nel mondo della
letteratura, arriva chiaro da questa dichiarazione d’intenti, sempre presente
sulla lettera di presentazione:
"se
nell'attenzione alla qualità fisica questi libri rivivificano la tradizione di
un'editoria antica, nel formato innovativo interpretano una sensibilità
squisitamente contemporanea: sono infatti libri comodi, agili, veloci, belli,
tascabili in senso letterale, eleganti e 'cool' allo stesso tempo.
Ma questi Flipback saranno veramente più comodi dei libri
nel formato originale? La lettura risulterà davvero più agevole? E la copertina
come sarà stampata, in orizzontale oppure in verticale?.
Basta attendere qualche giorno e lo sapremo, intanto leggendo i titoli del nuovo catalogo salta subito all’occhio che la Mondadori non abbia voluto rischiare nulla e si sia affidata ad autori di cassetta.
Basta attendere qualche giorno e lo sapremo, intanto leggendo i titoli del nuovo catalogo salta subito all’occhio che la Mondadori non abbia voluto rischiare nulla e si sia affidata ad autori di cassetta.
I "Flipback" costeranno mediamente tra i 9 e i 12
euro. Nel programma editoriale troviamo, tra gli altri, la trilogia delle
"Cinquanta sfumature" di E.L.James - in un unico volume -
"Splendore" della Mazzantini,
"Inferno" di Dan Brown,
"La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano e, in contemporanea con l’uscita in hardcover,
"L’ufficiale e la spia" di Robert Harris. A maggio usciranno i primi
10 titoli, e altri 15 arriveranno in libreria tra giugno e settembre.
In conclusione e volendo essere un po’ maliziosi si potrebbe pensare che,
soprattutto a letto, poter reggere il libro con una mano sola, possa offrire
qualche piccolo vantaggio; con Dan Brown, per esempio, potreste regolare
educatamente gli sbadigli e scaccolarvi a piacere per la noia, mentre con 50 Sfumature di
grigio, be’… avere una mano libera, potrebbe far molto comodo ;-)
In tema di inventiva, tanto per richiamare l'attenzione, si potrebbero stampare libri con lettura all'islamica.
RispondiEliminaO in stereografia...
La realtà è che gli editori non vogliono rassegnarsi al definitivo tramonto del cartaceo, ricorrendo a questi rigurgiti di sopravvivenza.
Obiettiva/mente, Siddharta.
Simpatico articolo. Ho molti dubbi però sull'effettiva praticità del nuovo formato, non resta che provare...buona scusa comunque per entrare in libreria!
RispondiEliminamah... obbiettivamente mi paiono una inutile bizzarria. Che poi anche i formati tradizionali si possono tenere con una mano sola.
RispondiEliminaSe poi volessero promuovere i tascabili sarebbe sufficiente che abbandonassero la politica di chiedere agli autori saghe interminabili o tomi "mattonosi". Simenon ha scritto credo oltre 70 Maigret, ma nessuno, mi pare oltre le 300 pagine.
Certo li venderebbero a meno...
Caro Salvo, mi sono commosso ancora molte volte rileggendo i tuoi versi così dolci e delicati, è davvero una poesia splendida sotto tutti i punti di vista... e te lo volevo dire anch'io alla mia maniera.
RispondiEliminaCaro Sidd,
è stato divertente montare questo filmino ;-) Spero che anche la foto sia di tuo gradimento. Mia moglie mi ha sgridato, ritiene che la bionda sia un po' troppo osè, fammi sapere che ne pensa la tua adorata Santippe, non vorrei essere causa di dissapori in famiglia :-). Nel caso possiamo sempre peggiorare la scelta, non è un problema mettere qualcosa di più castigato, però, se mi consenti la rima, sarebbe un vero peccato:-)
Davvero notevole il risultato, per entrambe le pubblicazioni.
RispondiEliminaIndice di una invidiabile preparazione informatica.
Si dirà: ma sarei stato capace anch'io, che diamine...
E la solita storia dell'uovo di Colombo, dico io replicando.
Complimenti per la tua applicazione e capacità sul mezzo.
Nel mio specifico: Santippe ed io siamo entrambi appassionati d'ogni espressione artistica.
Dove la vera bellezza non riveste mai i panni dell'oscenità.
Con ammirazione, Siddharta.
A me avrebbe fatto piacere se c'era anche la voce a recitare oltre le parole...ma tant'è non si può avere tutto e dobbiamo accontentarci che comunque è il meglio che puoi offrire caro Franco ai frequentatori della tua casa e non c'è che ringraziare. Pietro
RispondiEliminaBe', inserire l'audio non è difficile, ma non sono un fine dicitore, anzi ho una orribile pronuncia lombarda che disturberebbe alquanto.
EliminaComunque, visto che hai apprezzato ti farò un video sulla poesia del balconcello.
Se hai una preferenza sulla colonna sonora bene, altrimenti scelgo io. Tra le melodie napoletane c'è solo l'imbarazzo della scelta. ;-)
Un bel regalo, direi...
EliminaSid
Credo che farai la scelta giustissima caro Franco...e, non fare il modesto, che di musica poesia ed altro, ..molto altro sei più che competente. Aspetto con ansia la scelta della musica che sceglierai...tra la musica napoletana c'è l'imbarazzo della scelta! Pietro.
EliminaMa se proprio mi devo sbilanciare, posso solo consigliarti di mettere una musica fatta di soli mandolini...Ciao.
EliminaA me pare che l'abbinato testo - musica sia felice. Quanto alla lettura, secondo chi ne sa più di me (e il cui parere condivido) è meglio non far leggere le poesie agli autori perchè di solito, anche se non sempre, non ne sono buoni interpreti, così come un autore di canzoni non è detto che sia un buon interprete.
RispondiEliminaCaro Rubrus...ho detto che era meglio una voce che recitava ma non certo quella degli autori...ma un vero interprete...ma va bene così, è tutto grasso che cola!
RispondiEliminaMandolini? Ma va là... non ci avevo pensato:-)))
EliminaGuarda se va bene Pietro, se ci sono errori lo ritiriamo, non ci sono problemi, si cambia.
Per vedere il video a tutto schermo devi cliccare due volte sul video e poi esc per uscire. OK?
Caro Franco...dal tuo parlare penso che hai già deciso...per cui non tenere in considerazione quello che ho detto dei mandolini...anche se una vocina mi sussurra che è la tua scelta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Umilmente, Pietro
EliminaE no...ma tu mi devi avvisare.....così non vale!!! Comunque, ho azzeccato quello che ho detto della vocina che sentivo. Sei un GRANDE Franco....mille grazie.
EliminaBravo come sempre, Franco. Hai fatto dei validissimi abbinamenti video-musica. Molto gradevoli davvero.
RispondiEliminahttp://www.baidu.com
RispondiEliminaEhi, Franco, hai visto? il blog è approdato in Cina.
RispondiEliminaSì l'ho visto, ma tu sai chi è BAIDU ?
EliminaBaidu e nientepopodimenoche il Google della Cina.
Il quarto motore di ricerca al mondo secondo Alexa.
Praticamente è come se mi avesse scritto Google in persona.
In realtà, questo motore di ricerca deve aver individuato nel nostro sito un parola chiave internazionale dove aggrapparsi in automatico.
Questi motori analizzano milioni di siti, in pratica li passano al setaccio e se trovano una parola chiave, lasciano il segno. E' il loro modo per farti sapere che esistono. ;-) e nello stesso tempo si informano di quanto succede nella rete. :-)
Questa parola chiave molto probabilmente è il mio nickname...
EliminaAhi, la presunzione!
Sid
Adedsso hai tolto anche la foto???
Elimina1) - Su < e-reader in biblioteca >.
RispondiEliminaPiano piano il mercato mi dà ragione...
2) - Sulla Tamaro.
Che cosa ci sia di magistrale nel suo intervento, tra l'altro definito < lectio > (!), non è dato di rilevare.
Una summa di luoghi comuni che poteva risparmiarsi-ci.
Ricordo invece un'intervista di secoli fa dove la Tamaro si diceva entusiasta della sua recente occupazione, quella di schiacciare processioni di scarafaggi in casa...
La nostra triestina continua a vivere di gloria riflessa grazie al suo < Va' dove ti porta il cuore > venduto in milioni di copie, un libro definito tra < i più fortunati del Novecento >.
Fortunato appunto, di cui anche una riduzione cinematografica così così.
Per chi dei suoi fanatici non ne fosse a giorno, è in libreria per i tipi della Bompiani il suo libretto giovanile < Illmitz > ( pgg. 126 ).
Che forse non aggiunge nullo di nuovo.
Acida/mente, Siddharta.
D'accordissimo! :-)
EliminaSu < Intervista a G. Arturo Ferrari >.
RispondiEliminaInsomma, il trionfo degli e-book...
Siddharta
Ma quale trionfo, il mercato degli Ebook è fermo al 3%. Una vera inezia ma in questa situazione di grave crisi anche un piccolo segno positivo fa gridare al miracolo.
EliminaMi accodo a Rubrus qui sotto.
EliminaSei e-book resistente...
Sid
attenzione anche ai sondaggi un po' "pilotati". Se andate presso gli store Mondadori vedete che all'ingresso vendono e- reader. E' improbabile che dicano che ne vendono due o tre. Va bene che abbiamo a che fare con un ex Mondadori, ma di veri ex ce ne sono pochini, in giro. Insomma, meglio autorità più indipendenti, tipo ISTAT.
RispondiEliminaCiò detto, il mercato degli e book è in crescita ed è anche giusto che sia così.
Insomma: vogliamo (per esempio) che i nostri bambini vadano sempre in giro con trolley di libri scolastici?
Secondo me arriveremo, più o meno, alle proporzioni USA. Il mondo è globalizzato.
Però secondo me quella lieve crescita dipende anche dall'effetto trenino nuovo. L'ereader è sì più comodo e più a buon mercato, ma è ancora visto un po' come giocattolino.
Allora si dovranno impreziosire i libri.
RispondiEliminaE' un'idea che mi gira per il capo da parecchio.
Mi immagino libri intarsiati, riportanti bellissimi disegni pieni di colori con note manuali fra pagina e pagina, e altri accorgimenti da pensare.
Vere opera d'arte, insomma. :-)
C'è da chiedersi come la potremo mettere coi costi...
Però, col fai da te, chissà!
Su < Self-publishing >.
RispondiEliminaNon mi sembra ci siano novità.
E' la solita minestra riscaldata...
Siddharta
Su < Libroterapia >.
RispondiEliminaNon esiste tesi sballata al mondo che non abbia il suo professorone...
Attenzione: il giovane Werther alla fine si suicida.
Una bella terapia risolutiva per la depressione amorosa!
Al di là delle battute, la lettura aiuta e molto, se non altro per rimediare alla propria ignoranza.
Siddharta
RispondiEliminaLa penso come Sid.
in relazione a Self Publishing e Libroterapia (mi era saltato mezzo post... boh)
Elimina'Un buon romanzo può rivelarsi utile quanto un farmaco per tenere a bada patologie come il mal di testa, la depressione, la mancanza di autostima e perfino l’impotenza'.
RispondiEliminaNe conto tre su quattro, toccherà leggere un buon romanzo allora...
Ciaooooooo
Ahhhh... mica l'avevo capita!
EliminaContro la demenza senile che devo leggere?
Ciao bello :-)
Su < Lettere d'amore scritte al computer >.
RispondiEliminaLaura Caponetti gioca a fare la romantica, ripescando un passato nostalgico spazzato via dai nuovi tempi.
Tutto vero, se non fosse che l'amore viaggia alla grande anche oggi, pur con modalità letterarie diverse.
Devo confessare che le lettere d'amore d'antan mi sono sempre state sui cosiddetti, non riuscendo di conseguenza mai a leggerne le raccolte seppur d'autore.
Troppo sofisticate, irreali, costruite, immaginifiche, leziose, fasulle, pruriginose...
Sono proprio un materialone...
Volgar/mente, Siddharta.
Sulla "palude".
RispondiEliminaDomanda, a mio parere, sciocca.
Cosa resterà degli editori di questi ultimi vent'anni lo sapremo tra altri vent'anni (minimo). Ora è presto.
Avrebbe più senso chiedersi cosa rimane, adesso, degli autori di quarant'anni fa.