A) – La
lotta.
In questo
periodo di crisi economica è tutto un lamento per la crescita zero delle ultime
proiezioni.
Sognando
incrementi produttivi almeno del 5% su base annua.
Ma io non
riesco a capire perché bisogna produrre sempre di più rispetto all’anno
passato.
La crescita
zero significa che stiamo vivendo allo stesso livello precedente, già al top
del benessere consumistico.
Credo
sarebbe salutare ripensare l’economia: piuttosto lotta agli sprechi ed ai
consumi superflui.
B) –
Bellezza.
Le belle
donne sono costantemente sotto attacco dei maschi arrapati, sviluppando una
sorta di frigidità ai loro reiterati assalti sessuali.
Queste
cittadelle assediate però cadono senza colpo ferire ai piedi dei ben dotati
economicamente, ai quali si vendono senza ritegno.
C) –
Catatonia.
I Poeti
soffrono di un male misterioso.
Come
s’accingono a fermare in versi i loro pensieri cogitabondi, cadono tosto in
catatonia intellettuale e linguistica.
Incapaci di
esprimersi come dio comanda, con soggetto, predicato verbale e relativi
complementi.
D) – Il <
ma >.
<<
Sono pienamente d’accordo, ma… >>.
L’avversativa
denota riserve sulla dichiarativa, azzerandola.
Una forma di
stile per nascondere mancanza di coraggio nei confronti dell’interlocutore
nello sputargli la verità in faccia.
SIDDHARTA
30.4.2015
Tutte le donne, diceva Pavese, non fanno mai un matrimonio d'interesse, prima di sposare un uomo ricco, hanno sempre l'accortezza, d'innamorarsene.
RispondiEliminaPenso anche io che gran parte delle carabattole tecnologiche che abbiamo in casa, o addosso, non servano a niente (o siano sotto - sotto - sotto utilizzate, pensiamo alle miriadi di funzioni non sfruttate di pc e smartphone). Ci inducono a comprarli, ma potremmo farne benissimo a meno.
RispondiEliminaLa lotta. E' quella d'indurci a spendere sempre più, a convincerci d'aver disperatamente bisogno del tal prodotto, d'essere à la page soltanto con vestiario firmato, tutto ciò per far "girare" l'economia nazionale ed io lamento, a mantenere con i nostri esigui guadagni le loro pingue esistenze. Insomma, da consenzienti consumatori ci trasformiamo in gonzi consumati.
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